Trentamila persone in Emilia-Romagna si sono rivolte nel 2024 ai Servizi per le dipendenze patologiche, di queste, quasi 1.500 lo ha fatto per problemi legati al gioco e la metà era costituito da nuovi soggetti.
Inoltre nella nostra regione , come a livello nazionale, è in forte crescita il gioco online, con quasi un milione di conti attivi e una perdita media annua di 260 euro per conto, fenomeno che coinvolge soprattutto uomini e giovani adulti, ma emergono nuove aree di rischio tra adolescenti e giovanissimi.
In Emilia-Romagna esiste una rete di servizi e interventi coordinati dalla Regione che possono contare sull’Osservatorio regionale per il monitoraggio e la formulazione di strategie, Gruppi di lavoro multidisciplinari e referenti aziendali in ogni Ausl, strutture residenziali dedicate, Unità di strada per la prevenzione nei luoghi di aggregazione giovanile e collaborazione continua con i Comuni, i Distretti e le associazioni di auto-mutuo aiuto.
Numero verde regionale 800.033.033
Campagna di comunicazione “Io non azzardo”
La nuova campagna, con i suoi molteplici materiali di comunicazione, sarà presente negli spazi comunali, al cinema, nelle strutture sanitarie, sulla stampa locale e sui canali social, per intervenire sia sul fronte della prevenzione sia su quello del contrasto. Dal conoscere i rischi e le buone regole per proteggersi dal gioco d'azzardo patologico, al riconoscimento dei campanelli d’allarme ovvero dei principali segnali che anticipano la dipendenza, fino all'offerta di tutti i servizi a cui potersi rivolgere per ricevere aiuto e assistenza.
Il nuovo Piano regionale 2026-2028 contro il Gioco d’azzardo patologico
Il nuovo Piano regionale è frutto di un percorso condiviso con tutti gli attori istituzionali coinvolti (Ausl, Enti locali, Anci, associazioni di auto mutuo aiuto, comunità terapeutiche), che ha valorizzato la rete territoriale e l’integrazione tra servizi pubblici, privato accreditato e associazionismo.
Quattro le macro finalità:
- promuovere la conoscenza del fenomeno tra cittadini ed esercenti;
- interventi nelle scuole;
- formazione degli operatori sanitari, sociali, educativi e degli esercenti;
- rete integrata per il trattamento sanitario e sociale.
Le strategie operative includono la prevenzione ambientale (divieto di pubblicità, distanziamento delle sale da gioco, limiti orari), la promozione di stili di vita sani, l’attivazione di sportelli di consulenza e gruppi di supporto per familiari, e l’implementazione di strumenti innovativi come la telemedicina e il supporto online.
La sezione dedicata sul sito della Regione Emilia-Romagna